L’articolo tratta alcuni aspetti dell’attuazione della politica statale per la salvaguardia del patrimonio culturale e delle peculiarità della partecipazione degli Stati membri della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) agli accordi internazionali (UNESCO, UNIDROIT); l’autore affronta l’analisi della questione dello status dei valori culturali, trasferiti in conseguenza della Seconda Guerra Mondiale, che si trovano sul territorio della moderna Russia. L’autore ritiene che il regolamento giuridico internazionale dello status dei valori culturali sia fondato sull’interazione e la complementarità delle misure di diritto nazionale e internazionale, con priorità del diritto internazionale. Il ruolo dominante del diritto internazionale si manifesta infatti tanto nella creazione dei criteri di classificazione del patrimonio culturale mondiale, al fine di distinguerlo dalla comune categoria dei valori culturali, quanto nella costituzione di speciali meccanismi istituzionali internazionali per la sua salvaguardia. Queste realtà sono prova delle offerte di armonizzazione della legislazione e della necessità di stipulare nuovi contratti internazionali e realizzare un programma di istruzione che riguardi la salvaguardia giuridica del patrimonio culturale.